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3:48 pm, 19 Settembre 22 calendario

La Settimana della Moda punta sull’ambiente e aiuta l’Ucraina

Di: Patrizia Pertuso
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MODA Al via da domani a Milano la Settimana della Moda preceduta oggi, dalle 18 alle 21, da un’anteprima della stilista libanese Lara Chamandi e dell’artista Francesca Pasquali che nell’arte e nella moda portano avanti progetti legati alla sostenibilità ambientale.

Metaformosi: La Settimana della moda e la sostenibilità ambientale

Le due artiste, attraverso il progetto Metamorfosi, visibile fino a 26 settembre al DAAD, in via Santo Spirito 24, offrono spunti di riflessione sul rispetto dell’ambiente dimostrando come si possa insegnare alle donne l’importanza della natura attraverso un abito.

Materiali naturali e sostenibili sono il marchio caratteristico della designer libanese Chamandi, mentre la carta da riciclo è l’elemento fondante delle installazioni di Pasquali.

«Tutto quello che vediamo è frutto di attenta ricerca di nuovi tessuti che non impegnino in perdita la natura ma che, anzi, la preservino in prospettiva futura, così come l’uso di materiali che hanno una valenza capace di andare oltre il loro essere oggetto d’uso, dunque reimpiegabile e riqualificabile», affermano le due artiste che rimarcano i loro “ingredienti” per una perfetta armonia: «rispetto per la natura, risparmio dell’acqua, amore per i boschi, gli alberi. Puoi non sprecare e se tutti lo facessero, se tutti riciclassimo, forse non saremmo come siamo».

Per Fashion4Ukraine le modelle sono madri ucraine rifugiate in Italia

Accanto alla sostenibilità ambientale, anche uno sguardo che “illumini” le donne ucraine e il loro senso della bellezza. Sabato 24, dalle 18.30 alle 22.30 presso Pineider (via Manzoni 12) sarà presentata Fashion4Ukraine, una capsule collection di dieci abiti di gusto contemporaneo, decorati con i ricami della tradizione ucraina. Oggi tutto il mondo guarda all’Ucraina e vede un paese in guerra. Fashion4Ukraine (https://www.instagram.com/maksymyuk_fashion4ukraine/) vuole offrire una prospettiva più ampia, facendo conoscere una tradizione di ricami che è al cuore della cultura e dell’identità ucraine. La stilista Inha Maksymyuk, ucraina in Italia, è un’esordiente alla Milano Fashion Week. Lavora a Milano dal 2000: dopo aver prodotto costumi teatrali, si sposta nelle sartorie di grandi stilisti tra cui Dolce&Gabbana, Balenciaga, Gucci e Versace. Pochi mesi fa decide di affrontare la sfida di questa collezione, che unisce gusto italiano e tradizione e sensibilità ucraine, per promuovere l’identità e lo spirito del suo paese in questi tempi difficili. La Camera della Moda accetta il suo progetto. Inha disegna gli abiti e poi parte per l’Ucraina, dove recluta sarte e ricamatrici.

Il ricamo ucraino, una bellezza storica per Save The Children

Il ricamo ucraino unisce alla qualità estetica e alla sapienza manuale una importante valenza simbolica e storica. Ha una storia millenaria, risalente agli Sciti (1700 a.C). Ancora oggi, e anche sotto le bombe, in Ucraina le donne ricamano. Si sono tramandate quest’arte di generazione in generazione.

Ogni provincia, ogni villaggio, ogni famiglia ha il suo ricamo. Ogni occasione ha il suo ricamo: dalla nascita alle nozze, dalla Pasqua all’ingresso in una casa nuova. Ogni dettaglio di ogni ricamo è un simbolo e un messaggio. L’atto stesso del ricamare è un segno di dedizione, di amore e di buon augurio. Ed è un gesto magico. Si ricamano il Cielo e la Terra, la forza, i campi, la primavera, l’unione e l’infinito, la protezione, la prosperità, l’armonia, la vita che rinasce. In Ucraina, i ragazzi si presentano a scuola il primo di settembre con la camicia ricamata.

Gli abiti proposti sono dieci pezzi unici, di gusto contemporaneo, realizzati in cotone, lino, organza di seta. I colori classici (la gamma degli azzurri, il sabbia, il bianco e il nero) esaltano la vivacità dei ricami. Le linee semplici di abiti, gilet, giacche e pantaloni dialogano armoniosamente con la ricca complessità della decorazione. Ad indossarli ci saranno modelle particolari: dieci madri ucraine, rifugiate a Milano con i figli. Inoltre, durante l’evento, tre ricamatrici mostreranno dal vivo la loro arte. Una volta realizzati, quegli stessi ricami verranno venduti e l’intero ricavato sarà devoluto a Save the Children per le iniziative in Ucraina.

Sulle passerelle della Settimana della Moda sfilano uomini e donne

In questa Settimana della Moda che vede protagoniste le collezioni donna primavera/estate 2023 e che si concluderà il 26 settembre, in realtà, sono molti gli stilisti che hanno deciso di far sfilare collezioni che superino il genere. Da Antonio Marras a Onitsuka Tiger, da MM6 Maison Margiela ad Act N.1, da GCDS a Boss, da Cormio a Sunnei passando per Philippe Plein, Vitelli, Jill Sander, Ferragamo, Trussardi, Bally, Bottega Veneta, Ferrari e, dulcis in fundo, Giorgio Armani.

La Milano Fashion Week riceve il “testimone” dalla sua omonima newyorchese che si è svolta tra il 9  e il 13 settembre, e da quella londinese che si conclude proprio domani.

In tutto si susseguiranno 68 sfilate (di cui solo 7 in digitale), 31 eventi e 104 presentazioni. Un totale quindi di 210 appuntamenti di cui il 90% saranno in presenza: un dato che riporta la Settimana della Moda ai numeri pre Covid. Il calendario delle sfilate è su cameramoda.it

PATRIZIA PERTUSO

 

 

19 Settembre 2022
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